Girando per vecchie bancarelle di libri usati mi è capiotato di leggere un notizia che mi ha lasciato molto sorpreso.
Ecco di che cosa si tratta.
Massimo Caprara, vecchio dirigente dell'allora PCI ha scritto un libro sulla vita di Palmiro Togliatti, Segretario Generale del PCI.
Il volume, che porta il titolo : "L'inchiostro verde diTogliatti" è edito da Simonelli e a pag 124 riporta questa curiosa notizia.
Togliatti era in ospedale dopo aver subito il famoso attentato e si stava riprendendo bene. Chiese che gli venissero ricollocati cul conodino dell'ospedale alcuni suoi libri. Uno di questi era lo scritto di Teilhard de Chardin "Le Milieu Divin"
Scrive Caprara (pag. 124) . " Lui, Togliatti, marxista lontano da tutte le fedi e soggestioni religiose, lo usava come breviario laico di vita interiore insieme , chissà per quale intreccio spirituale, ad un altro libro "Perchè non possiamo non dirci cristiani" di Benedetto Croce.
Di Teilhard gesuita, teologo e scienziato paleontologo, gli aveva sicuramente parlato il filosofo piemontese, di tradizione cattolico liberale, Felice Balbo che approdò all'inquieta tematica religiosa di Giuseppe Dossetti, così come Franco Rodano, l'altra anima della Sinistra Cristiana, si cimentò con il politico De Gasperi".
E' quel Felice Balbo, come ho scritto in un precedente post, che portò anche me a scoprire Teilhard De Chardin attraverso uno scritto che è pubblicato su questo blog.
Giovanni Fois
Ecco di che cosa si tratta.
Massimo Caprara, vecchio dirigente dell'allora PCI ha scritto un libro sulla vita di Palmiro Togliatti, Segretario Generale del PCI.
Il volume, che porta il titolo : "L'inchiostro verde diTogliatti" è edito da Simonelli e a pag 124 riporta questa curiosa notizia.
Togliatti era in ospedale dopo aver subito il famoso attentato e si stava riprendendo bene. Chiese che gli venissero ricollocati cul conodino dell'ospedale alcuni suoi libri. Uno di questi era lo scritto di Teilhard de Chardin "Le Milieu Divin"
Scrive Caprara (pag. 124) . " Lui, Togliatti, marxista lontano da tutte le fedi e soggestioni religiose, lo usava come breviario laico di vita interiore insieme , chissà per quale intreccio spirituale, ad un altro libro "Perchè non possiamo non dirci cristiani" di Benedetto Croce.
Di Teilhard gesuita, teologo e scienziato paleontologo, gli aveva sicuramente parlato il filosofo piemontese, di tradizione cattolico liberale, Felice Balbo che approdò all'inquieta tematica religiosa di Giuseppe Dossetti, così come Franco Rodano, l'altra anima della Sinistra Cristiana, si cimentò con il politico De Gasperi".
E' quel Felice Balbo, come ho scritto in un precedente post, che portò anche me a scoprire Teilhard De Chardin attraverso uno scritto che è pubblicato su questo blog.
Giovanni Fois
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