sabato 20 ottobre 2012

  Teilhard, la nostra guida in mezzo ai flutti della vita moderna.




Oggi,  se ci guardiamo attorno ci sentiamo sopraffatti dall’immensità dei problemi che  ci circondano.
Malgrado tutte le difficoltà relative anche al vivere quotidiano,   dobbiamo continuare ad andare avanti, sostenendoci a vicenda, con amore e fratellanza nella convinzione che  il Cristo Evolutore  ci invita costantemente  a cambiare stile di vita per affrontare i grandi e innumerevoli  problemi che attualmente stiamo vivendo come esseri umani
 Ricordiamoci con grande umiltà  qual’’è e quale deve essere il nostro posto nel quadro generale della Natura .
Scriveva Teilhard de Chardin nel suo lavoro : Il posto dell’uomo nella natura (vol. 4 delle opere edite da Il saggiatore):
Il posto dell’’ uomo nella natura. Per quale motivo, man mano che la scienza progredisce, tale argomento appare sempre più importante e più affascinante ?... per il fatto che cominciamo a prendere cosienza nel nostro spirito, proprio in funzione degli ultimi progressi delle nostre conoscenze, del fatto che l’Uomo occupa  un posto chiave, una posizione assiale, una posizione polare nel Mondo. Tanto è vero che basterebbe capire l’Uomo per aver capito L’universo, come pure capiremmo l’Universo se non  riuscissimo a integrarvi in modo coerente l’Uomo nella sua interezza, senza deformarlo, l’Uomo completo, ripeto, non solo con le sue membra ma anche con il suo pensiero”.
La convinzione  che la rete del pensiero (la Noosfera, come la chiama Teilhard ),   che  lega  organicamente  tutta la  vita nel pianeta,  ci invita ad amare delicatamente la creazione con atti di giustizia.
Scrive ancora Teilhard: “Bisognerebbe che un uomo fosse esiliato su Marte, o su un altro Universo, per avere sentore dell’incredibile tenerezza che  lo lega imconsciamente a tutti gli uomini (qui chiaramente Teilhard identifica la Terra con il Pianeta abitato. N.d.r.).
E nel suo saggio: Terra promessa  (in La Vita Cosmica, vol. 5 delle Opere edito da Il Saggiatore) Teilhard conclude con questa bellissima frase:
“ Tra la banalità dell’esistenza diventata scialba e le contraddizioni di una Società ricaduta nello sbriciolamento, riprenderò pazientemente le occupazioni comuni, illuminato da ciò che ho visto durante i brevi istanti in cui, per una Causa superiore, noi ci siamo sentiti milioni di uomini assieme, uniti dal fondo stesso della Vita.
Andrò verso l’avvenire, più forte della mia duplice fede di uomo e di cristiano…
Poiché ho intravisto dall’alto della montagna. La Terra Promessa.”


Giovanni Fois
Centro di documentazione Teilhard de Chardin sul futuro dell’Uomo - Roma

 

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