giovedì 8 novembre 2012

 In un suo bellissimo libro  Pietro Gheddo, missionario del PIME, dedicato al confratello padre Cesare Pesce, missionario  in Bengala (Bangladesh) ricorda alcuni pensieri che padre Pesce ha lasciato nelle sue carte:
"Sono sempre stato lettore e seguace di Teilhard de Chardin definito da Paolo VI un'uomo indispensabile per il nostro tempo; e cerco di autoconvincemi che ogni avvenimento che mi riguarda è sempre il meglio per me e per gli altri"
E  in un'altro scritto, dopo essere stato deluso dalla mancata  crisitanizzazione di una comunità bengalese padre Pesce scrive:
"Un contadino non è mai arrabbiato quando semina e io ho semplicemente seminato. Altri raccoglieranno. Il maestro Teilhard de Chardin diceva: ogni cosa avviene per un domani migliore. E allora perchè lamentarsi?".
In:   PIETRO GHEDDO
Casare Pesce - Una vita in Bengala 1919-2002
  

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