sabato 3 novembre 2012

Un attimo di  Riflessione

Rovistando per la decima volta la rivista teilhardiana IL FUTURO DELL'UOMO edita a Firenze durante gli anni di gloria dell'Associazione Italiana Teilhard de Chardin ho ritrovato  un depliant  che conteneva  alcuni spunti di riflessione che volentieri vi ripropongo.

Alcune domande
- Il cosmo è davvero un processo di creaziione continua ?                                           
- La vita è in balia di un cieco caso o sefguue una direzione evolutiva irreversibile ?
- Quale posto occupa la mia breve esistenza nell'immensità dei tempi dell'evoluzione cosmica ?
- Con quali prospettive dovremmo affrontare i problemi planetari di oggi ?

Se ci poniamo domande di questo tipo e non abbiamo timore di oltrepassare i ristretti orizzonti abituali, che sembrano offrire delle sicurezze tangibili,  Teilhard de Chardin ha moltissime cose da dirci.
Fra le sue opere più significative il Fenomeno Umano descrive la nascita graduale delle varie forme di vita, di cui l'Uomo è una speciale espressione.  Malgrado la nuova cosmologia releghi l'Uomo in un posto del tutto marginale, Teilhard de Chardin ne riafferma invece la centralità rispetto all'asse evolutivo generale.  La sua visione si estende dal remoto passato e si prolunga sino al lontano futuro.
Profondamente animato dalla Fede in Cristo,  Teilhard ha evidenziato in vari suoi scritti il carattere universale o cosmico della religione cristiana.  Ne L'Ambiente Divino, in particolare,  egli percepisce la presenza di Dio in ogni azione umana e negli eventi positivi o negativi che accompagnamo ciascuna vita.
L'interesse per il pensiero di Teilhard de Chardin talvolta è limitato ad alcuni aspetti della sua grande sintesi, per esempio alla rilevanza scientifica, filosofica e teologica delle sue oopere. Se l'interesse è invece globale, la coscienza e l'acquisizione delle sue prospettive creano una notevole espansione del proprio livello di consapevolezza.  Il rinnovamento può essere cos' profondo da non poter più essere uomini "se non su un altro piano".
 
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